Esercizio Minerario ILVA Alti Forni e Acciaierie d’Italia 1937 – 1943 poi Ferromin dal 1939
Nel periodo autarchico il processo di arricchimento fu semplificato. Le scorie grezze, introdotte in un vaglio rotante, venivano liberate dalla massa sterile per lavaggio con acqua di mare, aspirata al largo e sospinta in una vasca di accumulo.
Sulla spiaggia, vicino alla Cappella di San Cerbone, si riconosce ciò che rimane dei basamenti delle pompe e dei compressori, oltre all’inizio della tubazione sotterranea che raggiungeva la vasca di accumulo.
Si trattava di una semplice opera in muratura, oggi nascosta dalla vegetazione.
Da qui l’acqua arrivava per caduta all’interno del vaglio rotante, alimentato da grossi motori. L’impianto fu smantellato nel 1943.
Fu ricostruito, in modo simile, nel 1953 ma i locali furono trasformati in officina meccanica. L’immagine, del 2012, mostra la sua base in muratura.
Oggi l’edificio è stato ristrutturato ed è un’abitazione privata.
Ricostruzione storica Carlo Pistolesi
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