- le “strade bianche” integrano e completano il sistema infrastrutturale della viabilità comunale e sovra-comunale, favorendo la propensione alla mobilità pedonale e ciclabile, con potenziale sensibile riduzione dei fattori di inquinamento ambientale
- le “strade bianche” favoriscono una visitazione attenta e capillare del territorio, aumentando l’indice della conoscenza e della valorizzazione delle aree extra urbane, con prevedibile incremento dei flussi turistici e dell’economia locale che su di essi opera
- le “strade bianche” consentono di scoprire luoghi e manufatti (altrimenti difficilmente raggiungibili) legati al lavoro dell’uomo nel corso del tempo, punti di grande interesse panoramico e paesaggistico, sistemi vegetazionali ed ordinamenti colturali tipici della maremma settentrionale costiera, grandi alberi secolari, poderi agricoli che coltivano e vendono i loro prodotti e che ospitano il visitatore con l’offerta agrituristica
- attraverso le “strade bianche” le persone ricominciano a scambiare un saluto, a condividere una esperienza, a ritrovare le ragioni di una vita più vicina ai ritmi naturali, al tempo, alla storia dei luoghi ed ai “segni” di un territorio.